Strage di migranti: pietà l'è morta
Non ci sono parole, di fronte alle immagini che arrivano da Cutro, in provincia di Crotone, dove il mare ha inghiottito un centinaio di migranti in fuga dai loro paesi - tra cui moltissimi bambini - per il naufragio del barcone sul quale navigavano in direzione della libertà e di condizioni di vita più accettabili. Niente parole: solo una delle foto più drammatiche che documentano l'ennesima tragedia della povertà, della fame, della disperazione, accompagnata da un verso, "Pietà l'è morta", tratto una delle più celebri canzoni contro la guerra, un canto partigiano riadattato da Nuto Revelli. Perché i migranti sono le vittime della più infame e ingiusta delle guerre: quella - non dichiarata - che il mondo ricco sta conducendo contro le aree più depresse e povere del pianeta. Pietà l'è morta.
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