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Solo chi muore vede la fine della guerra

Pubblicato: 04-11-2023
Rubrica: Tempi Moderni
Solo chi muore vede la fine della guerra

Continua il genocidio da parte del governo di Israele guidato dal primo ministro Netanyahu. La guerra ha ormai fatto oltre seimila vittime fra i palestinesi fra cui migliaia di bambini. Inoltre con il pretesto di distruggere Hamas e individuarne i covi si distruggono ospedali, scuole, si demoliscono a suon di bombe interi quartieri. Gaza è ormai un ammasso di macerie.

In questo campo di concentramento a cielo aperto non c’è acqua, cibo, medicinali e i camion di aiuti che entrano con il contagocce vengono letteralmente presi d’assalto dalla popolazione disperata. Di fronte all’esaurimento delle risorse idriche, migliaia di persone sono costrette a bere acqua di mare o acqua contaminata. Quasi la metà dei 2,3 milioni di persone che vivono a Gaza sono già state sfollate con la forza.

L’esercito israeliano ha bombardato l’ospedale Al-Ahli, uccidendo centinaia di rifugiati in un unico colpo accusando poi Hamas e sostenendo senza alcun riscontro che sotto quell’ospedale si nascondono i guerriglieri di Hamas.

Netanyahu e i suoi Generali hanno ordinato lo sgombero dell’intera Striscia di Gaza settentrionale, bombarda chi cerca di andare a sud e bombarda anche il sud. L’esercito è ormai alle porte di Gaza City. In Cisgiordania, per non farsi mancare niente, oltre 100 palestinesi sono stati uccisi e centinaia sono detenuti arbitrariamente.

Lo storico Raz Segal, specializzato in studi sul genocidio e sull’Olocausto, ha scritto che questo è un “caso da manuale di genocidio”. Il ministro della Difesa Yoav Gallant ha esposto un programma di distruzione di massa: “Niente elettricità, niente cibo, niente acqua, niente carburante. Tutto è chiuso. Stiamo combattendo animali umani e agiremo di conseguenza”.

Oltre a Papa Francesco che invoca un cessate il fuoco il resto del mondo occidentale sembra non sentire. Perchè?

Sembra non sentire ma invece sente e comprende il significato delle azioni e delle minacce israeliane. Una risoluzione delle Nazioni Unite è stata stracciata. Il governo della signora Meloni si è vergognosamente astenuto, salvo poi recarsi a stringere le mani insanguinate di Netanyahu.   I governi di Stati Uniti, Francia, Italia, Germania e Inghilterra sostengono consapevolmente i crimini di guerra, fornendo a Israele tutte le possibili risorse militari, economiche e politiche con il pretesto che Israele ha diritto di difendersi dal terrorismo.

Intanto da parte Israeliana viene affermato “'No' al cessate il fuoco anche temporaneo e 'no' all'ingresso di carburante per gli ospedali della Striscia di Gaza.” E' questa la risposta del premier israeliano Benjamin Netanyahu alle richieste avanzate dal Segretario di Stato americano Antony Blinken.

Alle risposte della gente che a migliaia scendono in piazza viene risposto con arresti e repressione. Si dà libero spazio e si sostiene il fascismo di Israele e vengono adottate misure di chiara impronta antidemocratica, perché il crescente sostegno popolare alla causa palestinese in Europa fa paura ai nostri governanti.

I governi occidentali dimenticano che prima del 7 ottobre gli abitanti della striscia di Gaza sono stati sottoposti a decenni di apartheid e di pulizia etnica.

Nessuno guarda l passato e nessuno ricorda che Gaza è di fatto di una prigione a cielo aperto in cui oltre l’80% della popolazione vive in condizioni di povertà e il 60% soffre di insicurezza alimentare. Questo accadeva prima di ottobre.

Adesso anche la prigione è stata demolita dai colpi dei cannoni dell’esercito israeliano, ma nessuno osa criticare Israele con il comodo alibi che Hamas il 7 ottobre ha compiuto un massacro. Certo è vero! I lupi sono entrati nel branco ed hanno ucciso il gregge e i pastori si sono scatenati per stanare tutti i lupi ed anche i loro piccoli.

Nel 2018 Netanyahu dichiarò  “I deboli crollano, vengono massacrati e cancellati dalla storia mentre i forti, nel bene e nel male, sopravvivono”.

Gli abitanti della striscia di gaza non sono umani e non meritano umanità. Si guarda ad Israele come ad un laboratorio del capitalismo più avanzato. Non a caso l’intelligenza artificiale gioca un ruolo di primo piano in questa guerra dove i lupi combattono con missili semiartigianali e l’esercito Israeliano usa armi sofisticate gestite dall’intelligenza artificiale.

In questo mondo neoliberista non c’è posto per gli ultimi e chi non accetta le regole del gioco o è un terrorista o un antisemita.

Il pensatore martinicano Aimé Césaire, nel suo libro “Discorso sul colonialismo”, scritto nel 1950, scrisse che il fascismo aveva radici nella storia stessa del colonialismo e dell’imperialismo europeo. Affermò anche “ciò che non si può perdonare a Hitler non è il crimine in sé, il crimine contro l’uomo, non è l’umiliazione dell’uomo in quanto tale, è il crimine contro i bianchi, l’umiliazione dell’uomo bianco, e il fatto di aver applicato all’Europa procedure colonialiste che fino ad allora erano state riservate esclusivamente agli arabi dell’Algeria, ai coolies dell’India e ai negri dell’Africa”.

Basta accendere un televisore o leggere un quotidiano per renderci conto quanto sia ipocrita la pietà dei governanti, dei giornalisti dei vari Bruno Vespa per i bambini che muoiono per i massacri che continuano quotidianamente. Massimo Giannini, lo scorso 6 ottobre è intervenuto nella trasmissione Dimartedì di Giovanni Floris e ha lodato la Signora Meloni per la sua coerenza nel sostenere le ragioni di Israele e la sua fedeltà al pensiero unico occidentale. Giannini viene considerato un giornalista di sinistra.

I crimini di Israele saranno presto dimenticati come sono stati dimenticati i crimini di Bush e di Obama premio Nobel per la pace. Un’altra guerra occuperà le prime pagine dei giornali. Il capitalismo è un cannibale che mangia i propri figli.

Anche i crimini imperialisti della Russia sono stati accettati e tollerati senza conseguenze quando li ha commessi in Siria o in Cecenia mentre invece non sono accettabili in Ucraina perché sono commessi contro un paese in cui vigono le regole del mercato.

L’imperialismo a Gaza volta la faccia dall’altra parte perché difende sé stesso, difende cioè il diritto dei costruttori di armi, delle multinazionali che hanno come sola è unica regola il profitto. Questa visione ideologica del mondo che è oggi al centro dell’ordine imperialista, viene mostrata in tutta la sua mostruosità tra uno spot pubblicitario e una trasmissione di finti esperti.

Non si può restare a guardare e arrivato il momento di ribellarsi, di creare le condizioni affinché la coscienza delle persone che scendono    in piazza sconfiggano, mandino a casa i nuovi fascismi che ci governano, nel rispetto delle regole democratiche, invertano la tendenza e distruggano questo pensiero unico. Bisogna ribellarsi a questa sensazione di impotenza, di ineluttabilità perché non è vero che tutto è immutabile; è vero il contrario. La guerra del Vietnam fu vinta anche dalle madri americane che si ribellarono a vedere tornare i propri figli avvolti in un sacco di plastica. Abbiamo sconfitto il fascismo, il nazismo, l’apartheid. Si può e si deve fermare tutto questo.

Beppe Sarno

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