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Lo scontro tra Israele e Hamas spinge il pianeta verso l'apocalisse

Pubblicato: 21-10-2023
Rubrica: Tempi Moderni
Lo scontro tra Israele e Hamas spinge il pianeta verso l'apocalisse

Di fronte alle due guerre in corso, quella della Russia contro l’Ucraina e quella di Israele contro Hamas, nelle quali l’occidente è intensamente e concretamente coinvolto, il mondo appare disorientato, privo di iniziativa, mentre cresce la paura di un’apocalisse, poiché le reazioni delle parti che si stanno scontrando stanno dando vita a schieramenti da cui emerge che l’occidente, il suo ruolo e la sua idea di società democratica, il suo ideale di umanesimo è il punto centrale dello scontro, e quindi la sua sconfitta è l’obiettivo per ridisegnare un nuovo ordine geopolitico. I fatti ci svelano come questa sia la verità. Assistiamo, infatti, alla paralisi e al disorientamento della diplomazia delle grandi potenze, che influisce sulla perdita di prestigio dell’ONU, a causa soprattutto della inoperatività del consiglio di sicurezza paralizzato dai veti incrociati dei suoi componenti di diritto, poi i numerosi e non meno importanti conflitti in corso nei vari continenti, dal Caucaso Meridionale all’ Asia centrale, dal Sahel, Nigeria, Rep. Dem. Del Gongo, Yeme, alle  Regioni Curde. Siria, Libano, Myanmar e tanti altri. Conflitti in cui i civili, bambini, donne, vecchi giovani sono uccisi con lo stesso orrore, cinismo, fanatismo religioso, etnico.   

Sappiamo che in quei conflitti si muovono decine di miliziani, gruppi armati di terroristi in cui s’infiltrano, a pagamento, compagnie di mercenari, che in combutta con i capi delle milizie s’impossessano di grandi porzioni di territorio per lo sfruttamento delle ricchezze minerarie, delle terre rare, petrolifere. Sappiamo che una di queste diffuse compagnie è la Wagner, oggi, dopo la morte violenta del suo fondatore, passata nelle mani di Putin, un capo di governo su cui pesa un mandato di cattura internazionale per crimini di guerra, che sulla guerra in corso tra Israele e Hamas ha condannato i bombardamenti di Gaza da parte di Israele, che ha causato e sta provocando la morte di civili, tanti bambini e donne e anziani. Cioè,  un ricercato per crimini di guerra, per il lancio di missili su ospedali, asili nido, scuole materne, abitazioni civili, si appella al rispetto delle norme internazionali sulle azioni di guerra!

 L’odio, scrive Nietzsche, è il piacere della perversità, la brama di rapina e di dominio, e tutto quello che solitamente è chiamato malvagio, appartengono alla sorprendente economia della conservazione della specie, a un'economia indubbiamente onerosa, prodiga, e, nel suo complesso, pazzesca nel più alto grado, ma che pur tuttavia ha finora conservato, in una comprovata misura, la nostra razza. Dobbiamo pensare, vogliamo pensare che Israele non coltivi ancora a lungo questa linea di condotta contro il popolo di Gaza, comprenda a pieno la reazione che il missile contro l’ospedale di Gaza e i morti conteggiati ha scatenato nell’opinione pubblica. Biden e tutta la parte dell’occidente al seguito potrà portare prove inconfutabili sulla responsabilità di altri per quell’attacco, ma non smuoverà di un nano millimetro la convinzione diffusa e ormai trasformatisi in profondo e ineliminabile avversione contro l’Ebreo radicatasi nel mondo arabo, che sta manifestando con migliaia e migliaia di giovani pronti a morire pur di portare a compimento la loro vendetta.

In molti chiedono la pace, ma nessuno sa dire quale strada intraprendere per fermare questa lenta deriva verso l’apocalisse. Non è possibile percorrere la strada della pace se le divaricazioni tra occidente e il resto del mondo rimangano così ampie e, anzi, si avverte una tendenza a dilatare la rottura. Infatti, Biden va in Israele e, nel suo discorso, fa un’affermazione molto intelligente: “ non commettete i nostri errori invadendo Gaza”. Poi, una volta atterrato su suolo americano, chiede, si, l’apertura di canali umanitari per la popolazione al confine con l’Egitto, ma annuncia di mettere a disposizione 100 mld di dollari per finanziare la Guerra di Israele e  continuare lo scontro con la Russi in Crimea. Si può pensare che queste posizioni siano un messaggio alla parte avversa, IRAN, Cina, Russia, per citare i più impegnati e meno invogliati a ricercare un accordo. Ma potrebbe e dovrebbe fare di più, molto di più. Molto di più, appunto perché, come lui stesso dice, l’America è forte, pronta a difendere il suo ruolo e il modello democratico che l’occidente rappresenta. Mettendo in non cale che proprio gli interlocutori di quel messaggio si stanno ponendo altri obiettivi e questa situazione di caos mondiale è un elemento che ritengono giochi proprio a loro favore.

Qui manca l’Europa. Assente, una Biancaneve in attesa del bacio del principe per svegliarsi. Allora sarà troppo tardi. Nel 2024 l’America va al voto e l’incognita sul risultato è un imprevedibile salto nel vuoto. Trump sarà un candidato? Biden sarà il suo rivale? Se Trump dovesse vincere, ammesso che nel frattempo le cose nel mondo non degradino ulteriormente, si profetizzano uno sconquasso di tutte le relazioni internazionali e forse un regresso della democrazia americana. Pure in Europa, si svolgeranno le elezioni per rinnovare le istituzioni Parlamentari e di governo. In questo caso anziché le profezie è meglio fare gli scongiuri. Metti insieme la destra Europea e Trump, in un mondo in pieno caos e vicino ad una guerra. Un’apocalisse.

Anno 2023 - I Quattro Cavalieri dell’Apocalisse.

Sono quattro e tagliano il cielo/i cavalieri alati / avvolti dalla tempesta/.Cavalcano/ sprigionando fuoco e saette./Non hanno nome/ i cavalieri./Eppure ognuno  è un simbolo/del giudizio universale/ e portatore di una punizione./ Il primo cavaliere: La conquista, con il suo cavallo/bianco, gagliardo e di vesti principesche adornato/ che guida il branco./ La violenza/ sorella delle stragi/ che monta di rosso il suo cavallo/ e  di spada è armata./Carestia/ di colore nero/ dotata di bilancia/ sulla quale calibrare il peso dell'umana sorte/ e, infine, Pestilenza/ avvolta nel verde che avvolge Thanatos./ l'ultimo cavaliere simbolo di morte. Sono L'Apocalisse/ che si rivela a noi/che superbi non temiamo la vendetta della natura/ anzi, la sfidiamo, intemerati./E oggi siamo nell'angoscia/ e impauriti dalla peste/ che Thanatos cosparge/ così che Ade, signore dell'inferi/possa raccogliere i corpi che/ causa la loro superbia/ le rese vittime.

Alberto Angeli

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