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La Meloni e i nemici degli interessi nazionali

Pubblicato: 19-10-2024
La Meloni e i nemici degli interessi nazionali

L'iscrizione dell'avversario politico alla categoria dei "nemici degli interessi nazionali" rappresenta uno dei cardini della dottrina fascista. In origine, fu un'evoluzione del concetto di "fronte interno", elaborato dai sostenitori della Grande Guerra tra il 1917 e il 1918: cioè il coinvolgimento nel conflitto anche di chi non combatteva nelle trincee del Carso in quel momento. Chi non si adeguava, o semplicemente ripudiava la guerra, era da considerarsi un disertore. Un traditore della patria.

Il fascismo, essendo null'altro che una rielaborazione radicale del mito della trincea, ne fece uno dei propri capisaldi ideologici.

Fino alla fine: i partigiani che combattevano per liberare l'Italia da un esercito invasore, erano, per le camicie nere di Salò, traditori degli interessi nazionali.

La Meloni che alla Camera arriva a usare la stessa espressione nei confronti dei parlamentari del Pd che chiedono all'Europa l'apertura di una procedura d'infrazione sulla vicenda dei migranti deportati in Albania, dimostra che quello in carica in questo momento in Italia magari non è (ancora) un governo fascista in senso stretto.

Ma un governo di fascisti senz'altro.

A quando, signora premier, l'accusa all'opposizione di essere un covo di badogliani?

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