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SAVONA:PER LA CITTADINANZA ONORARIA A JULIAN ASSANGE

Pubblicato: 14-05-2023

Cittadinanza Onoraria a Julian Assange: La proposta della vittà di savona.

 

 

Savona, città medaglia d'oro della Resistenza, patria di Sandro Pertini e dalle limpide tradizioni democratiche non può restare indifferente a una vicenda come quella che ha coinvolto Julian Assange il giornalista austrialiano fondatore di WikiLeaks incarcerato in Gran Bretagna dal 2019 con diverse accuse non provate: su Assange pende una richiesta di estradizione dagli USA con l'accusa di cospirazione e spionaggio dovuta alla sua meritoria attività di denuncia , attraverso la pubblicazione di documenti secretati nei quali si documentano crimini di guerra compiuti nelle campagne di Iraq e Afghanistan.

Nel quadro delle iniziative portate avanti anche in Italia è partita anche una richiesta rivolta alle Amministrazioni Comunali di concessione ad Assange della cittadinanza onoraria.

E' il caso che anche l'Amministrazione Comunale di Savona si unisca nel compiere quello che rimarrà un gesto simbolico di grande importanza.

Il conferimento della cittadinanza onoraria ad Assange significherebbe esprimere, da parte della città, pieno sostegno ad un giornalista che è l’emblema della difesa di un diritto fondamentale quale è la libertà di informazione; e sarebbe un importante segnale di solidarietà a tutte le persone che subiscono ingiustamente la violazione dei diritti umani.

Battersi, anche attraverso gesti del tipo di quello che stiamo proponendo, all’eventuale estradizione di Assange si aggiungerebbe all'impegno che è necessario esprimere a tutti i livelli rispetto alla già preoccupante condizione di crescente repressione nei confronti dell’informazione a livello globale, con particolare attenzione anche alla difficile situazione che - da questo punto di vista - stiamo vivendo in Italia con l'operazione in corso di occupazione della RAI da parte del governo di destra, il formarsi di grandi concentrazioni proprietarie nei giornali, l'uso deviante che i grandi proprietari propongono per i social network, la lunga storia di conflitto d'interessi tra politica e informazione che ha segnato pesantemente la storia di una TV che non è mai stata "libera" e rappresentativa di un vero pluralismo culturale ma sempre "padronale".

Franco Astengo

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