GUERRA FREDDA E CORRUZIONE : LA REPUBBLICA "POPOLARE" DI SAN MARINO.
Il 14 ottobre 1957, 150 gendarmi che sostenevano il governo provvisorio ( tra cui 94 carabinieri in congedo autoproclamatisi cittadini di San Marino) salivano sul Monte Titano per insediarvi il governo provvisorio. Finiva così la Repubblica "Popolare" di San Marino e finiva anche il lungo assedio a cui, la minuscola Repubblica, era stata sottoposta dagli USA e dal loro alleato italiano, la DC. L' assedio era iniziato subito all'indomani delle prime libere elezioni, nel 1945, che avevano dato la maggioranza assoluta ai comunisti e ai socialisti sanmarinesi. E' difficile da capire e da credere (San Marino=12000 ab.!) eppure gli Stati Uniti non potevano sopportare che, "la più antica Repubblica del mondo" (Lincoln), potesse essere governata dai socialcomunisti. La vicenda di San Marino è di grande interesse perché permette di sviluppare la consapevolezza di tutte le "tecniche" che gli yankee possono mettere in campo per controllare il mondo. Questa consapevolezza fatica a diffondersi perché deve contrastare il lavoro sistematico dei media e degli opinionisti accreditati. Si sta diffondendo una certa consapevolezza delle "tecniche militari" usate nel Dopoguerra (Strategia della tensione, Stragismo, Depistaggio...) grazie sopratutto al lavoro dell'Associazione Famigliari e Vittime del 2 agosto (4000 studenti per un centinaio di incontri nell' anno scolastico 2018-19), ma per quel che riguarda "tecniche non militari", nonostante i lavori di Perkins all'origine del movimento noglobal, è ancora tutto da fare. Riconoscere l'esistenza di una vasta gamma di "tecniche" tra cui anche tecniche non-militari, permette di vedere più chiaramente che gli Stati Uniti continuano ancor oggi ad usarle (ad es. in Venezuela) e a capire che il comunismo sovietico era solo un pretesto, perché gli yankee avrebbero comunque calpestato la sovranità dei popoli. A San Marino non era possibile usare la strategia della tensione e lo stragismo che erano stati alacremente usati in altri scenari (Grecia Sicilia Indonesia...). A San Marino le famiglie politicamente attive si conoscevano tutte. I democristiani sanmarinesi sapevano bene che "Gildo" (Gasperoni), segretario del PC di San Marino, combattente in Spagna contro Franco e nei maquis in Francia, quando diceva che sarebbe morto combattendo ma non avrebbe permesso ingerenze straniere non stava scherzando, era molto serio. Così come conoscevano bene le gesta di "Pali'" (Liverani), capo della Gendarmeria medaglia d'argento al valor militare comandante dei Gap di Brisighella, specialista nel sequestrare e giustiziare i caporioni fascisti. Ma ancor più inquietante (e non solo per i militanti democristiani di San Marino) risultava l'eco che le parole di "Gildo" avevano avuto all'Internazionale Comunista. Ad una riunione internazionale era intervenuto Ho Chi Minh (nientepopodimenoche !) dicendo che tutti i comunisti del mondo dovevano sentire la difesa della piccola Repubblica come un dovere rivoluzionario e tutto il movimento comunista doveva porsi l'obiettivo di difendere San Marino. La prudenza dello zio Ho era famosa : la sola declinazione possibile delle sue parole era la ricostituzione delle Brigate Internazionali per la difesa di San Marino. Io che sogno sempre fortemente ho spesso immaginato ad occhi aperti gli Internazionalisti vietcong e cinesi ( anche Chou En Lai intervenne sostenendo Ho Chi Minh) sul Monte Titano a mostrare finalmente agli italioti cos'è una contraerea, considerando che quei mentecatti dei fascisti erano entrati in guerra senza avere neanche l'idea di una contraerea. Inoltre non c'erano fascisti a San Marino, ne' mafiosi. Non c'era dunque personale disponibile per una feroce guerra civile. Per tutte queste ragioni le tecniche "militari" erano impensabili a San Marino. La piccola Repubblica venne allora strangolata economicamente. Le entrate economiche vennero sabotate e bloccate. I sanmarinesi all'estero non poterono più inviare i loro risparmi alle famiglie in patria. I risarcimenti dovuti alla Repubblica neutrale per i bombardamenti angloamericani durante la guerra vennero bloccati violando tutte le regole internazionali. Al confine di San Marino carabinieri e polizia effettuarono un blocco doganale per cui diventava impossibile entrare e uscire. Un' auto diplomatica dei Capitani Reggenti venne fermata per ore. I carabinieri costrinsero i Capitani a smontare e rimontare tutte le gomme. Quindi si procedette alla normalizzazione dell'entroterra romagnolo, in particolare di Rimini, base del sostegno militante a San Marino. La FGCI di Rimini scatenava periodicamente durissime manifestazioni con scontri al blocco di polizia e carabinieri. Sarebbe interessante calcolare quanto costò al contribuente italiano l'operazione San Marino. Il comune di Rimini fu commissariato e il prefetto separò la circoscrizione di Bellaria (a forte concentrazione di sinistra) da Rimini. Il sindaco Ceccaroni, comunista anch'egli ex partigiano amico personale dei capi sanmarinesi, fu così neutralizzato. Si ebbe allora un'ondata di solidarietà per San Marino. Calamandrei disse che l'unico luogo al mondo in cui veniva applicata la Costituzione della Repubblica Italiana era San Marino. Montale considerò un onore ricevere un premio letterario da San Marino e volle presenziare assolutamente violando il blocco di notte passando per il monte. Alle elezioni comunisti e socialisti vinsero di nuovo, nonostante tutto. Dal '45 al '57 vinsero quattro elezioni. Un fiume di denaro cominciò allora ad affluire al Consolato USA di Firenze, centrale di tutte le operazioni contro San Marino. Ci fu una scissione dei socialisti: una minoranza passò all'opposizione con i democristiani. "Gildo" venne sostituito da un togliattiano, più disponibile alla trattativa. I consiglieri di maggioranza si videro offrire dai Dc enormi somme (dai 5 ai 10 milioni di allora!). Si chiedeva loro solo di restare assenti dal Consiglio Grande. L' obiettivo era mettere in minoranza il governo. I consiglieri di maggioranza denunciarono il tentativo di corruzione. Infine "Piciula' " (Giannini), indipendente eletto nel Pc passò all'opposizione mettendo il governo in minoranza. Pare che per il suo voto ricevesse casa, lavoro e tre fucili da caccia nuovi. Il governo si dimise convocando nuove elezioni. L' opposizione si riunì in un capannone a Rovereda, subito fuori San Marino e si proclamò governo provvisorio, immediatamente riconosciuto da USA Italia e tutto l'Occidente. Dopo il 14 ottobre furono istituiti processi politici contro gli ex governanti, accusati di alto tradimento. Furono comminati centinaia di anni di prigione. I capitani reggenti furono condannati a 15 anni ciascuno. Tutti furono condannati contumaci: non si procedette ad arrestarli perché si temevano disordini. Li si lascio' espatriare. Ripresero la loro esistenza di proletari migranti in Francia Svizzera Belgio... Un giornale belga fece lo scoop titolando : "Da Capitano Reggente di San Marino a minatore di fondo". Nonostante tutto i nuovi governanti temevano di perdere le elezioni. Fecero allora una Legge Truffa che permetteva il voto solo agli emigrati sanmarinesi negli Stati Uniti. San Marino divenne un feudo della DC di Andreotti e un centro di riciclaggio del denaro sporco di tutte le Mafie. Fu inserita nella black list della Finanza Internazionale.
Stefano Mariotti
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